Filosofi Solidali

C’era una volta in America

C’era una volta in America

Piccoli gangster nel quartiere ebraico di Brooklyn all’inizio del Novecento; prontissimi a bruciare negozi, a derubare vecchi ubriaconi magari solo per una fetta di torta alla panna – con la ciliegia. Poveri, vivono in appartamenti sporchi; senza cultura o pudore – senza domani. Figli meticci, imbastarditi da scintille di arrivismo. Sergio Leone e il suo ultimo film scolpiscono, in 3 ore e 48, un monumentale testamento della Grande Mela periferica prima, durante e dopo il Proibizionismo. Noodles e Max (i capobranco) si trasformano attraverso i corpi di due interpreti giganteschi (Robert De Niro + James Woods) nei portavoce di una tragedia umana così forte e mitologica. La circoscrizione del Tempo è scandita con elegia calcolata sugli sguardi, determinata da un gioco narrativo dettato dal bisogno di scandagliare l’animo del personaggio. Il contesto malavitoso è il pretesto per romanzare nel dettaglio l’amicizia viscerale tra Max e Noodles, il loro potere, il Potere che raggruppa e confonde le speranze del pugno di uomini che li seguono – così disperati da sfruttare la propria ingenuità per perdere l’Innocenza. C’era una volta in America è il marchio un cinema che rischiava e sapeva, destabilizzando le cornici di (e del) genere per mischiare melodramma, noir e western e riprodurre con eleganza il fallimento apologetico. Assassini e mercenari, tenuti insieme da reciproca spiritualità fraterna, discendenti letterari del bounty killer persino nelle situazioni, nelle rapine e sugli stilemi, tratteggiati qui con violenza digressiva. E’ il minimale discorso sul Sentimento, la curiosità sui sintomi dell’ingordigia di onnipotenza a sviluppare, nella pellicola, la maestosità. Non una storia di banditi come tante bensì un tentativo di epica contemporanea, un enorme teatro di lineamenti sociali e di racconto. Cosparso, talvolta intinto, nelle suggestioni sonore di Ennio Morricone, geniali e prepotenti, ispirate da magnificenza e romanticismo. Ed è strabiliante notare come tutto si specchi e prenda fiato negli atteggiamenti di Noodles/De Niro, abbracciandolo con dolci movimenti di camera, bilanciandolo con l’esuberanza di Max/Woods. Immortale.

 

Scheda del film

Titolo originale: ‘Once upon a time in America’
Regia: Sergio Leone
Musiche: Ennio Morricone
Soggetto: dal romanzo ‘The Hoods’ di Harry Grey
Anno: 1984
Genere: drammatico, gangster

Trama

Nascita e caduta di un impero criminale dai primi anni Venti al 1968.

 

 

 

 

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